Una partita dai due volti, una vera e propria maratona nella quale ho dovuto lottare, oltre che col mio avversatio, con il sonno e con i crampi. Ma andiamo con ordine:
Partita molto equilibrata all'inizio, teniamo i servizi fino al 2-2. Il mio gioco però va progressivamente migliorando, e costringo Melzi a parecchi errori. Di conseguenza viene il break e mi porto 5-2.
Il match prosegue su questa falsariga, e ci portiamo sul 8-4 per me. Un solo game dalla vittoria!
Qui la svolta, maledizione! Una botta di sonno micidiale mi si abbatte addosso mentre vado la servizio. non riesco più a giocare, mi vengono anche i crampi ai polpacci.
Come si spiega questa debacle? Presto detto: devo ringraziare il piccolo John George, che stanotte ci ha concesso ben poche fasi di sonno. Onestamente non avrei mai pensato di pagarla così cara, ma tant'è! Il servizio, buono fino ad allora, diventa inesistente; sono fermo sulle gambe e impreciso nel palleggio.
L'ora sarebbe anche finita, ma non sono il tipo che controlla l'orologio per chiudere vincendo 8-5 o 8-6.
Alla fine Melzi, che nel frattempo ha sistemato perbene i suoi colpi, risale fino all'otto pari al termine di un'ora e venti di partita. Qui chiudiamo perchè arrivano gli occupanti del campo, e il match si deve giocoforza concludere senza un vincitore.
Mi consolo col quarto risultato utle consecutivo (record in carriera), che non posso che dedicare al mitico John George!!!